
Su varie pareti della villa sono affissi mascheroni di gusto manierista dall’ aspetto diabolico, con orecchie appuntite e pelose e dalla larga bocca accentuata; uno di questi ancora in loco presenta al di sotto ľ’iscrizione “Resurgo”, suggestivo pensare che i carnosi motivi di frutta e fiori che ingentiliscono alcuni elementi strutturali, come le foglie di quercia e la ghianda, simbolo di forza, virilità e valore, o il melograno nello stucco del salone principale, trovino uno spunto importante nel le comici del le ceramiche robbiane. Un tale riferimento diventa esplicita citazione in un bassorilievo di imitazione robbiana posto sulla porta di ingresso della cappella. Villa Pirrotta oltre a dimostrare, ancora una volta, la ricchezza culturale del nostro suburbio, rappresenta un piccolo tesoro, bisognoso di tutela, da riscoprire e far rivivere in cui si conservano importanti testimonianze della Messina pre terremoto. Il vasto giardino nel quale la villa risulta immersa, era non solo legato all’attività produttiva, essendo ricco di agrumi e di altre varietà arboree, ma aveva anche funzione di ristoro e diletto dei proprietari con la presenza, ad esempio, di panchine dai bei bassorilievi, di due voliere piramidali e di una grotta artificiale semisferica, in origine voltata a mosaico, con tracce di decorazione in cemento e stucco. Un lungo pergolato è scandito da altre panchine che riprodurrebbero secondo l’Andriolo, nelle loro forme i semi delle carte da gioco francesi. Nel mezzo del cortile principale è collocata una fontana, non più funzionante, composta da una vasca rotonda con al centro una figura allegorica giovinetto di che tiene in una mano una tinozza e nell’altra doveva tenere un imbuto. Sotto il fanciullo, dentro uno stemma, vi è un’iscrizione che riporta le iniziali S.P. e la data 16-8-1918 che si presume si riferisca ad uno dei figli dell’avvocato. Villa Pirrotta è solo un esempio del territorio-patrimonio messinese da scoprire, conoscere e non far depauperare ricco di testimonianze, di stratificazioni storiche e sociali, di intrecci e vicende fa miliari ancora da chiarire e di atti di valorizzazione ancora tutti da pensare.
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