Territorio

Allestito il cantiere a Galati Marina, ma lo stralcio del progetto dimentica S. Margherita

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di Francesco Greco

Nello scorso numero, ci chiedevamo se l’emendamento all’ARS da 1 mln di euro aggiuntivi sarebbe riuscito a concludere l’ormai lunga storia che attanaglia il paese di Galati Marina e una porzione del confinante villaggio di Santa Margherita, duramente colpiti dall’erosione costiera. Sebbene già nell’estate 2020 il Consorzio Stabile Vitruvio SCARL si aggiudicava la gara di appalto, si è dovuto attendere il 14 aprile 2021 per la consegna dei lavori. Solo il 3 maggio si è visto il primo escavatore giungere in paese, con il successivo allestimento di un cantiere in spiaggia, delimitato da transenne che formano una striscia di circa 300 mt su 2 km di costa che necessita di interventi. Il tutto è avvenuto con non poche polemiche. Dai palazzi, il sindaco di Messina puntava il dito contro i firmatari dell’emendamento. Il primo cittadino sostiene che sarebbero necessari almeno altri 4 ml di euro per concludere l’opera, secondo le stime che considerano i nuovi e aggiornati rilievi batimetrici, senza però sollecitare i suoi riferimenti o ex colleghi al Parlamento siciliano a provvedere allo stanziamento di questi fondi. Dai condomini, gli abitanti di Santa Margherita Marina, invece, hanno sollevato una forte preoccupazione per la salvaguardia dell’abitato e l’incolumità delle loro famiglie per le future mareggiate, in quanto gli interventi attuali dovrebbero prevedere lavori solo a Galati Marina, contraddicendo la logica di dover iniziare a mettere in sicurezza da sud, da dove proviene il temibile scirocco che ciclicamente nel tempo ritorna a causare danni. “Siamo fortemente preoccupati per la lentezza della burocrazia – dichiara al nostro giornale Giulia Ingegneri, presidente del Comitato Salviamo Galati Marina – abbiamo timore che durante la stagione estiva i lavori, appena iniziati, si fermino per un qualsivoglia motivo, così come accaduto in passato. In questi mesi abbiamo anche provato a metterci in contatto con la ditta affidataria del progetto, sia tramite PEC sia tramite telefonate, al fine di stabilire un canale di comunicazione per poter collaborare e consigliare, per quanto ci è possibile, ma l’impressione fin ora è quella di essere stati ignorati. Ad esempio, più volte abbiamo sollecitato lo sbancamento della sabbia depositatasi nelle proprietà private in seguito alle mareggiate, peraltro materiale a costo zero che tornerebbe utile per l’esecuzione dei lavori. Ci auguriamo che Galati in breve tempo abbia un’opera che metta in sicurezza il paese già dalle prossime inevitabili mareggiate”. Per il momento dal fronte (del mare) tutto pare proceda a rilento, certamente non con la celerità che richiede la situazione. A questo punto le domande sorgono spontanee: i lavori saranno ultimati nel termine previsto, entro aprile 2022? Basteranno le somme finora stanziate? Cosa devono aspettarsi gli abitanti di S. Margherita che si sentono abbandonati al loro destino? Nell’augurarci che tutto vada a buon fine, ve lo racconteremo nelle prossime edizioni.

Francesco Greco

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