
La Caritas diocesana di Oppido Mamertina – Palmi, quale ufficio diocesano, è inserita nella Curia vescovile e nella sua opera di collaborazione con il Vescovo promuove in ambito ecclesiale e civile l’animazione del senso della carità verso le persone e le comunità in situazioni di difficoltà impegnandosi a tradurlo in interventi concreti. Quest’anno compie trentacinque anni di attività. Tantissime sono state le iniziative che hanno fatto crescere il senso della carità nella nostra Diocesi, che corrisponde alla Piana di Gioia Tauro, con un territorio che comprende 33 comuni e 66 parrocchie.
Vogliamo ricordare il Centro di ascolto, che è il cuore e l’anima di una Caritas. Il progetto “date loro voi stessi da mangiare”, con il magazzino AGEA-FEAD, allestito nei locali della “Casa del Laicato” di Gioia Tauro, una struttura confiscata alla mafia dallo Stato e acquisita per farla utilizzare dalla comunità anche come segno che dal male si può passare al bene. Il progetto “Al freddo e al gelo”, con la raccolta delle coperte per i migranti della tendopoli e dei casolari, che non è mai venuto meno e, anzi, ogni anno, tra i mesi di ottobre e novembre, si riattiva e si rinforza. Il progetto “Modello Drosi”, per l’accoglienza degli immigrati, braccianti agricoli, nel centro abitato di Drosi, frazione di Rizziconi. Il progetto “Presidio” e i progetti CAS di Oppido, Drosi e Gambarie d’Aspromonte per l’accoglienza straordinaria e temporanea degli immigrati che qualche anno fa a centinaia sbarcavano sulle nostre coste. Il progetto “accoglienza giovani e adulti in difficoltà”, in collaborazione con l’Ufficio Giustizia Minorile di Reggio Calabria e il Tribunale. Il progetto “Costruire speranza in Calabria”, in collaborazione con la delegazione Caritas regionale, culminato nel percorso della “Fiaccola della Giustizia e della Legalità”, che ha coinvolto, oltre che l’Equipe della nostra Caritas diocesana, diverse Caritas parrocchiali e le loro comunità, la Compagnia dei Carabinieri di Gioia Tauro, il mondo della Scuola attraverso l’Istituto Agrario di Palmi, il Tribunale dei Minori di Reggio Calabria, la tendopoli di S. Ferdinando con l’Amministrazione comunale e la Polizia di Stato di Gioia Tauro. E ancora, i progetti “IN.C.I.P.I.T.” per “interventi di contrasto allo sfruttamento lavorativo e la tutela delle vittime”; “S.I.P.L.A.”, in collaborazione con l’associazione Borello e la segreteria generale della C.G.I.L. Piana di Gioia Tauro; “APRI”, altra iniziativa finalizzata a creare migliori condizioni di integrazione per i migranti rafforzando il loro percorso di autonomia e sensibilizzando le comunità all’accoglienza del prossimo; “Il lavoro che vorrei”, per la realizzazione di tirocini formativi e di inserimento lavorativo. Infine, l’ultimo anno di pandemia Covid-19, con tutte le iniziative per aiutare le famiglie della Diocesi chiuse in casa in quarantena, grazie alla rete solidale organizzata con i COC comunali, le Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa e tantissime associazioni di volontariato e aziende commerciali che hanno collaborato con disponibilità e generosità. Tutte iniziative stampate in un Report, come segno e testimonianza dell’impegno Caritas. Tutte opere che ci fanno rileggere ogni giorno il mandato di animazione della Caritas declinandolo secondo tre principali filoni, strettamente interdipendenti: animare attraverso le opere, il discernimento e la formazione.