Territorio

Il rilancio metropolitano e turistico delle ferrovie Taurensi, per una nuova ottica del trasporto pubblico.

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Il settore trasporti nella Piana di Gioia Tauro, da anni, è un po’ carente per via delle strade dissestate e i servizi poco funzionali, aggiungiamo anche la triste sospensione delle storiche “Ferrovie Taurensi” (10 anni fa) che con i loro treni a vapore prima, poi littorine, hanno garantito il collegamento all’interno dell’Entroterra.

Le FCL (Ferrovie Calabro Lucane) nel nostro territorio nacquero tra gli anni 1910 e 1920 sotto il nome di MCL (Mediterranea Calabro Lucane) costruendo nel comprensorio pianigiano due tronchi: il primo tronco Gioia Tauro-Seminara poi ampliato verso Sinopoli di 26km – costruito tra il 1917/1928; il secondo tronco Gioia Tauro-Cittanova con il successivo ampliamento verso Cinquefrondi di 32km – costruito tra il 1924/1929. Quest’ultimo doveva essere collegato tramite altri 18 km con la restante linea ferrata Mammola-Marina di Gioiosa Jonica, progetto che purtroppo poi non venne più realizzato.

Cosi l’infrastruttura ferroviaria nella Piana tra gli anni ‘40/’90 ha rappresentato un grande punto di forza per il bacino pendolare della mobilità all’interno, collegando giornalmente molti centri popolosi del territorio, sia durante il periodo scolastico che in quello estivo; anche il settore merci aveva i suoi treni settimanali con il trasporto dell’olio d’oliva e il servizio postale.

Nell’anno 1995 è stato sospeso il tratto ferroviario da Palmi a Sinopoli; nel 2000, la società FCL dopo lo scorporo dalle altre regioni, prende il nome di FdC (Ferrovie della Calabria) garantendo così i servizi alle Taurensi. Ma nel giugno 2011, per condizioni e mancanza di standard europei ferroviari, il trasporto ferroviario sulle tratte rimanenti delle Taurensi è stato sospeso al servizio, sostituito da autobus gestisti dalla stessa società che allungarono i tempi di percorrenza non solo per il traffico ma anche per il dissestamento e la mancata manutenzione stradale della Piana.

Proprio per questo, un gruppo di ragazzi provenienti dai vari centri che hanno a cuore il territorio, nel settembre 2018, hanno costituito un comitato promotore dal nome “Comitato Pro-Taurensi” di cui anche io faccio parte, con l’obiettivo di ridare il trasporto pubblico su ferro alla Piana. In questi anni, il comitato promotore si è fatto conoscere tramite la pagina social di “Facebook” e all’interno del territorio dove ha svolto parecchi incontri ed iniziative come le escursioni chiamate “marce del treno” lungo alcuni tratti della ferrovia.

Il Comitato promuove la riapertura pendolare delle Ferrovie Taurensi in quanto infrastruttura essenziale per il territorio della Piana di Gioia Tauro al servizio di un bacino d’utenza di oltre 170.000 abitanti. Esso ha stilato, spesso in sinergia con altre associazioni del settore e con i vari enti interessati presenti nell’hinterland, delle valide proposte per la relativa riapertura TPL delle due linee ferroviarie gestite da Ferrovie della Calabria da adeguarsi in vera e propria “Metropolitana di superficie” al servizio della Piana e in previsione, inoltre, della relativa riconversione del sistema autoservizi con collegamento dei centri abitati non attraversati dalla ferrovia.

Il progetto, pensato dal Comitato e dall’associazione regionale “Ferrovie in Calabria”, prevede che la nuova metropolitana leggera di superficie della Piana sia strutturata in tre parti: “linea Rossa” (tronco ferroviario Gioia Tauro – Cinquefrondi di 32 Km); “linea Blu” (tronco ferroviario Gioia Tauro – Palmi – Seminara di 12 km) e per quest’ultimo si prevede di prolungarlo sul tracciato sospeso dal 1995 di altri 3 km con la cittadina di Seminara. Dalla stazione seminarese partirà sul vecchio tracciato dismesso la “linea Verde” (tronco ferroviario Seminara – Sinopoli di 14 km), quest’ultimo riconvertito come percorso turistico con la creazione di un parco rotabile di ferrociclo/velorail.

Nei due tronchi ferroviari (linea rossa e linea blu) riaperti ad uso metropolitano sono previste nuove fermate al servizio delle città più popolose dell’hinterland e, inoltre, sulla Gioia Tauro-Cinquefrondi, linea ferroviaria dove si concentrerà di più il bacino di utenza, sarà realizzata una fermata importante a ridosso del grande centro commerciale “Porto degli Ulivi”.

I nuovi treni ad uso metropolitano saranno convogli leggeri di costruzione Stadler a trazione diesel-elettrico, attualmente in uso a Ferrovie della Calabria e a bassissimo impatto ambientale.

In questi giorni il Comitato, con alcune associazioni della Piana, ha partecipato al tavolo tecnico istituito dall’assessore regionale ai Trasporti, Domenica Catalfamo, la quale si è pronunciata favorevole a questo progetto di riapertura delle Ferrovie Taurensi.

La Calabria sarà oggetto di finanziamenti del piano “Recovery Plan”: nell’elenco delle opere pubbliche che si dovranno realizzare nella nostra regione è stata già inserita la tratta “Gioia Tauro-Palmi” che sarà oggetto di recupero perché questa linea è anche d’interesse turistico con la fermata intermedia per il parco archeologico dei “Taureani”.

Il Comitato e le associazioni della Piana, seppur si tratti di un piccolo tassello di partenza, sono soddisfatte per il risultato ottenuto proprio perché l’assessore regionale in questi incontri ha ribadito che è di primario interesse riaprire interamente le Taurensi, evitando così il degrado e l’abbandono che si sta moltiplicando. Per quanto riguarda la linea Gioia-Cinquefrondi, sarà previsto un reperimento di fondi “Por/Fesr 2021-2027” per riaprire al servizio ferroviario e a quello turistico. Si auspica inoltre che anche la riapertura del “tratto green” da Seminara a Sinopoli con ferrociclo e trekking avvenga al più presto perché di grande interesse turistico per visitare la grotta di Sant’Elia Speleota, nei pressi di Melicuccà, e il maestoso viadotto in ferro detto “Caruso” (65 metri di altezza) alle porte di Sant’Eufemia. Noi del Comitato Pro-Taurensi con le diverse associazioni sosterremo a ché il progetto possa realizzarsi quanto prima nella nostra maltrattata Piana.

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