Territorio

La “Belle Époque” dell’associazionismo a Gioia Tauro

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Finita la Seconda guerra mondiale, archiviata la Monarchia, con la nascita della Repubblica, gli italiani si misero all’opera per la ricostruzione dell’Italia facendola risorgere dalle macerie. Fu un percorso molto delicato ma i frutti si cominciarono a vedere intorno agli anni Sessanta del secolo scorso: la televisione, il rinnovamento delle aziende automobilistiche, l’aggiornamento delle Ferrovie, le autostrade e il benessere che il lavoro portava in tutte le case. Il cambiamento servì anche a ridurre, e di molto, l’analfabetismo, i genitori mandavano i figli a scuola per farli studiare e fargli avere un futuro migliore del loro, che avevano subìto le pene della guerra. A Gioia Tauro i giovani studenti universitari che in quel periodo frequentavano l’Università di Messina incominciarono ad associarsi e organizzare serate danzanti e spettacoli e così nacque il “Sacer orbo scarabei”, portando un po’ di allegria per la città. Successivamente, formarono il C.U.G. (Circolo universitari gioiesi) che insieme all’azione cattolica era una delle associazioni più attive. Il centro turistico giovanile, gruppo “Metauro”, è stato tra le associazioni che ha avuto vità più lunga. Nato nel 1960, è durato fino al 1974, prima di essere assorbito dalla Pro-loco. Nell’ambito gioiese, anche la Marina ha avuto un ruolo di primo piano come associazionismo; infatti, nel 1964, sull’onda emotiva dell’uccisione del presidente americano John Fitzgerald Kennedy, fu costituita a suo nome un’associazione culturale. Sempre alla Marina, il 26 aprile del 1966, fu costituito il circolo culturale “Corrado Alvaro”. Nel 1968, un gruppo di soci del C.T.G gruppo Metauro, dissidenti, uscirono dal gruppo e ne formarono un altro chiamandolo “Timone”. Nel 1969 abbiamo costituito l’“Associazione nazionale del fante”, che riuniva ex fanti che avevano prestato servizio militare. Come attività, partecipavamo alle manifestazioni delle forze dell’ordine del 2 giugno e del 4 novembre. Nel 1969, alcuni giovani gioiesi, ispirandosi al giovane ceco datosi fuoco in piazza S.Venceslao a Praga, fondarono il circolo culturale “Jan Palach”.

Nel 1971, l’allora sindaco Vincenzo Gentile insieme ad altri si diede da fare per aprire a Gioia Tauro una sezione dell’Avis, cosa che fu fatta in breve tempo. Verso la fine del 1970, alla Marina fu costituito un comitato civico che aveva lo scopo di portare i problemi del rione all’attenzione dell’amministrazione comunale. In quel periodo, il comitato civico insieme al centro turistico giovanile, collaborò con il comitato feste patronali per le feste agostane. Venute un po’ meno queste associazioni e i circoli culturali, tutti gli sforzi di noi giovani di quel periodo si sono incentrati sulla costituzione della Pro-loco. E così, grazie alla volontà del dott. De Luca e dell’avv. Aldo Anastasio, e di tutti quelli che in quegli anni si erano dati da fare nelle varie associazioni nacque la Pro-loco. Arrivati ai nostri giorni, le associazioni hanno cambiato un po’ abito: ci sono le associazioni di volontariato, quelle sindacali, quelle di categoria e quelle che ancora fanno cultura.

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