
Per analizzare l’impianto architettonico del Castello di Scaletta, bisogna cominciare col dire che esso non venne costruito seguendo un particolare progetto architettonico, poiché lo spuntone di roccia su cui l’edificio venne realizzato, ha costretto i costruttori, ad adattarsi alle inderogabili esigenze che la morfologia del luogo imponeva. Il sapiente lavoro umano però, è riuscito, con abili accorgimenti, a vincere le asperità naturali, e a realizzare un piano di posa più o meno regolare, sul quale sono state poste le fondamenta della fortificazione. L’edificio, a pianta trapezoidale, ha i due assi principali che misurano rispettivamente 18tm e 20mt circa, ed è diviso in tre livelli. La possente muratura, di circa due metri di spessore, è caratterizzata da pietra calcarea non sbozzata, tenuta insieme da malta, esclusi i cantonali e le finiture decorative eseguiti con blocchi calcarei ben squadrati. Purtroppo, infatti, la difficile reperibilità nella zona di pietra calcarea e la difficoltà di trasporto fin sulla cima, hanno ristretto l’impiego dei conci di pietra squadrata ai soli cantonali e in tutte le altre parti ove essa doveva avere essenzialmente una funzione decorativa. Là dove, comunque, la pietra è stata utilizzata, presenta caratteri di regolarità e accuratezza costruttiva, che denunciano la presenza nella zona di ottime maestranze. Tale cura è evidente nei cantonali, tirati su con perfetto equilibrio statico, e che serrano ai quattro lati, il vasto poligono, conferendogli un decoro estetico che compensa la povertà del restante apparato murario. La parte terminale dell’edificio, che probabilmente in origine doveva presentare una merlatura a chiusura dei prospetti, è stata sottoposta ad un’opera di livellamento che ne ha cancellato ogni possibile traccia. Nell’imponente massa grigia della fabbrica, i prospetti, elevati con chiara semplicità, mostrano un apparato decorativo estremamente limitato. I soli prospetti Sud-Est e Sud-Ovest, infatti, sono ingentiliti con una doppia fila di finestra rispettivamente bifore e monofore che collaborano a ravvivare il severo aspetto militare dell’insieme. Di queste finestre, (due bifore con archi ogivali e colonnine tortili in corrispondenza del piano nobile, due monofore in corrispondenza del piano superiore della servitù) perfettamente conservate, sono quelle del lato sud est che, prima che il terremoto del 1908 provocasse la caduta di una porzione del prospetto lato mare, dovevano essere tre; ancora visibili nella cortina muraria e di uguale impostazione distributiva, sono quelle sul prospetto sud-ovest, che sono state però tamponate. Su questo stesso prospetto, si può vedere anche la sagoma di una grande finestra sganciata, che mostra la particolarità di avere lo “strombo” verso l’esterno, probabilmente con funzione di buttatoio da cui far rotolare grossi sassi per mettere alla fuga possibili assalitori che scalassero il castello su questo fianco. Il prospetto nord ovest, su cui si apre la l’ingresso principale, caratterizzato da una porta ogivale, costituita da blocchi di arenaria, presenta una sola bifora, per altro tamponata; il resto del prospetto di estrema rigidità militare, è cieco. Il quarto lato, infine, quello nord ovest, è il più semplice e non si riscontra la presenza di alcuna finestra bifora. La sommità della fortezza possiede un piano terrazzato, presente sull’angolo nord-ovest del quadrilatero. L’accesso a tale piano è reso possibile grazie ad una scala in pietra a cielo scoperto, ricavata sul fianco nord-ovest; la sua presenza all’esterno è denunziata da un muro rampante attraversato da numerose feritoie. A completamento dell’intera costruzione le numerose cortine murarie protettive che l’architetto militare progettista del castello, ha disseminato lungo i fianchi del monte tutt’intorno alla fabbrica, rendendo inaccessibili anche quegli scoscendimenti che potevano in qualche modo costituire eventuali scalate per il nemico. La più importante di tali opere protettive è quella che protegge il lato nord-ovest, ove si apre l’ingresso che, serrato in una cinta di sicurezza è reso sicuro ed invisibile.