
L’interno del castello è estremamente semplice e nulla ha dello sfarzo e della ricchezza che ci si potrebbe immaginare parlando di antichi castelli; tutto ciò a dimostrare la prima e più importante funzione dell’edificio militare, concepito prima di tutto per la sicurezza della città. L’edificio, che si sviluppava originariamente su tre livelli: la divisione era ottenuta tramite solai lignei e scale di collegamento, così come dimostrano i fori rimasti nella muratura che dovevano accogliere le teste delle travi. I tre piani corrispondevano, naturalmente, a diverse esigenze, ed avevano quindi una diversa funzione. Gli ambienti del pian terreno, quattro in tutto, erano destinati ai guerrieri e a chi in generale era addetto alla sicurezza e alla difesa del castello; il piano superiore, quello ove si aprono le bifore, era destinato al castellano e alla sua famiglia, e per questo detto il piano nobile; l’ultimo, infine, accoglieva la servitù ed è detto il piano ammezzato. Mancando la possibilità di ampliare il castello in pianta, viste le impervie condizioni del sito, si dovette cercare di utilizzare al meglio gli spazi interni distribuiti appunto su più elevazioni. L’interno, quindi, per l’intera altezza, doveva essere organizzato in maniera molto complessa, così come è dimostrato dalle numerose aperture e nicchie che dovevano collegare i vari ambienti su diversi livelli tra di loro, e che oggi restano, quali testimonianze, senza una chiara disposizione nella muratura interna. Quello che comunque nel complesso salta evidente all’occhio è l’assoluta e austera e severità dell’intero complesso del Castello, che risulta quasi “povero” da un punto di vista “estetico-decorativo”, subordinato come fu, a puri scopi militari.